La storia di Desulo, ha inizio nel Neolitico quando, nell'abitato e nel territorio in località S'Iscra, Bau‘e Girgini, Genna ‘e Ragas, Toni ‘e Girgini, sono stati numerosi, i ritrovamenti di manufatti in ossidiana. I maggiori siti archeologici di Desulo che andiamo di seguito a riportarvi sono:
 
   

 
     

La tomba dei giganti di “Sa Sedda ‘e Sena”, conosciuta con il nome di ‘Sa Tanchitta' , ha la particolarità di essere stata realizzata in età nuragica riadattandola poi, ad una struttura tombale molto più antica, risalente al Bronzo Antico (1800-1600 a.C.) del tipo ad Allè Couvert. Di questo monumento funebre, è possibile ancora oggi osservarne la camera funeraria lunga circa 10

 

 

metri, numerose lastre che molto probabilmente andavano a costituirne la copertura e l'abside finale che andava a chiudere la tomba, osservabile ancora nella sua posizione originale.

 
La fontana, sorge nelle immediate vicinanze di un'area archeologica, dove è ancora possibile osservarne una tomba dei giganti. Restaurata recentemente, non si riesce a darne una precisa collocazione storica.

Long. 9.279360
Lat. 39.969020

Il Nuraghe, posizionato all' interno dell'area attrezzata di Girgini, si presenta irrimediabilmente distrutto, ciò che è ancora visibile, è il solo filare di base mentre, varie parti del nuraghe sono state utilizzate per la costruzione di una muratura nelle immediate vicinanze.
                       
   
 

Long. 9.279270
Lat. 39.968960

   
Il Nuraghe Ura 'e Sole, posizionato a circa 1.331 metri sopra il livello del mare, risulta essere il più alto in

quota di tutta la Sardegna. Oramai in pessimo stato di conservazione, si presenta completamente interratto da un cumulo di macerie, ciò che è possibile ancora osservare, posizionandosi nella parte alta del nuraghe, sono le impronte di almeno tre torri. Sempre tra le macerie, è possibile ancora osservare la presenza di un architrave d'accesso.

Dono dell'era prenuragica, è la piccola domos de Janas che sorge nel territorio di Sa Rutta. La storia ci narra anche la presenza di un Nuraghe, nelle immediate vicinanze, ma, le condizioni vegetative cui la zona versa, non ne permettono il ritrovamento.
   
Nella vallata di Occili, territorio al confine tra Desulo e Belvì, sono da segnalare ancora, la presenza di due ulteriori domos de Janas.